L'auto è inservibile, ormai da rottamare.
Anche questa volta le indagini non escludono nessuna ipotesi anche se è scontato che a Vecera abbiano voluto fare pressioni per ammorbidire o pilotare certe decisioni: è inevitabile, nell'epoca in cui i clan mafiosi garganici vogliono imporre la loro legge, che facciano pressione sulla politica per riaffermare la propria supremazia nell'unico modo che conoscono. Con l'esperienza del passato anche recente viene spontaneo notare come certe pressioni arrivano a punti così violenti perchè in tutto il Promontorio sino a oggi si sono subiti troppi compromessi.
E ancora: ci sono legami con l'auto bruciata in un albergo verso Sfinalicchio una settimana fa? In quel caso la vittima fu un artigiano torinese in vacanza. Se non era, come tutto lascia supporre, una vendetta contro di lui, perchè è stato colpito attraverso lui il buon nome del turismo a Peschici? C'è un legame tra i due attentati in sette giorni?
