28/04/2024| 1793 articoli presenti
 

In vino veritas: un nome latino per un vino col nome di Vieste

In vino veritas: un nome latino per un vino col nome di Vieste

Ci voleva solo un foggiano come Luca Tamburrelli (nella foto), da anni trapiantato a Vieste per lavoro e per passioni, a ricordarci l'orgoglio di un nome e di un paese anche a tavola.
 
Così è nato il vino "Vesta", che prende il nome dato dai Romani al nostro paese.
 
E' stato lui che, dopo aver aperto un negozio in pieno centro storico, stanco di sentirsi chiedere qualcosa che ricordasse la punta del Gargano, ha tirato fuori un vino con un'etichetta viestana. Anzi viestanissima, a dispetto del Montepulciano d'Abruzzo coltivato tra S.Severo e Torremaggiore.
 
Dopo un accurato studio di marketing, quando ha capito che il Made in Vieste era proprio ciò che i turisti e gli espatriati andavano cercando, ha realizzato assieme agli enologi due vini da tradizione e ha inventato un marchio che sinora gli ha procurato parecchie soddisfazioni.
 
Un rosso e un bianco che profumano di ulivi, di spiagge e di sole.
 
"Era da parecchio che pensavo a qualcosa che desse  un ricordo gastronomico di una terra che spesso è vista solo come un luogo di vacanze - racconta Tamburrelli - Visto che mi ero specializzato nell'enogastronomia garganica e in particolare cerco prodotti della zona, ho voluto affiancare alle altre marche famose anche un prodotto genuito, non troppo sofisticato per non suscitare diffidenza da parte del turista medio, ma in grado di soddisfare il palato più esigente di chi sa distinguere i vini e pretende dileggere sull'etichetta anche quello che la legge non impone. Quindi non solo il grado alcolico e la cantina di imbottigliamento ma anche il tipo di vitigno. Finora i risultati mi stanno dando ragione".
 
Se non bastano i 13.5 gradi del rosso "Vesta" c'è a disposizione anche il bianco, profumato e adatto non solo per ilpesce, visto che orai gastronomi hanno demolito gli abbinamenti tradizionali.
 
Però, quando si prende in mano la bottiglia e si trova il faro sullo scoglio di S.Eufemia, non si può fareameno di ricordare ancheil suono della risacca sugli scogli o i gabbiani tra spiagge e pineta.
 
Ma Luca non si ferma.
 
Anche se per nove mesi all'anno il piccolo emporio di Corso Umberto resta chiuso, come altre centinaia di esercizi turistici, ecco che è partito il commercio elettronico via internet.
 
Ogni settimana partono con il corriere i pacchi ordinati con e mail da qualsiasi parte d'Italia e qualche volta anche per l'Europa.
 
Sono altrettante ambasciate di Vieste che girano per il mondo, fatte di sapori e odori, dai taralli alle conserve, dai pomodori seccati al patè di olive. Insomma, pubblicità gratuita per tutto il territorio di Vieste.